Nel mese di Giugno, Tecna Editrice ha pubblicato un mio articolo riguardante l’organizzazione e gli aspetti ICT. Oltre ad esser stato un piacere, questo ha aperto un piccolo dibattito circa l’importanza dei processi organizzativi all’interno del panorama tecnologico. Per quanto a molti possa sembrare scontato: in Italia esistono migliaia di progetti ICT di media ed elevata complessità, che vengono condotti senza la minima organizzazione e senza il minimo riguardo per le logiche di pianificazione ed investimento.
L’organizzazione degli aspetti ICT non si limita esclusivamente alla computazione del budget con il quale saranno effettuati gli acquisti hardware ma risponde a specifiche esigenze di ottimizzazione, razionalizzazione e reingegnerizzazione di processi. Il tutto ha essenzialmente due scopi:
- migliorare le prestazioni offerte dai sistemi informatici e dalle risorse umane;
- esercitare un controllo più puntuale sul canale ICT della propria organizzazione.
Un esempio elementare è legato agli aspetti di gestione e organizzazione dei documenti, un problema che sembra banale ma che, a distanza di anni, può rappresentare un serio problema per l’organizzazione. La corretta organizzazione dei file all’interno di un sistema informatico, evita inutili ridondanze, abbatte i costi e rende più gestibili le procedure di backup e disaster recovery. Queste attività, spesso trascurate, sono state anche implementate nel linguaggio macchina con le procedure di deduplica o di space reclamation,
Si tratta di operazioni automatiche finalizzate a mantenere un numero congruo di versioni dello stesso documento, senza occupare blocchi di spazio inutili sul disco rigido. Quanto alla space reclamation si tratta delle procedure con le quali lo spazio torna ad essere disponibile a seguito dell’eliminazione di file. Sono procedure “trasparenti” all’utente, che non solo non dovrebbe avvertirle ma di cui nemmeno si cura. Eppure sono routine importanti, che svolgono un ruolo essenziale nella manutenzione ed operatività del sistema.
Ebbene l’assenza di organizzazione nasce dalla mancata volontà di comprendere il contesto in cui si opera, cosa che strategicamente è fondamentale e spesso dalla superficialità con la quale ci si rivolge verso l’analisi delle procedure interne ad un contesto organizzativo. L’intervento spesso si riduce ad una mera fornitura hardware a cui si associano servizi di messa in esercizio, garanzia ma niente più e senza il corretto affiancamento, anche questi pochi interventi finiscono per rappresentare un problema.
L’auspicio è che tutto questo possa cambiare e forse ciò sta già avvenendo benchè con una tempistica molto lenta e soprattutto che l’analisi organizzativa non venga tradotta in un mero processo informatico, perchè ciò sarebbe un madornale errore.
La tecnologia è l’abilità di organizzare il mondo in modo tale che non siamo costretti a farne l’esperienza.
Max Frisch, Homo Faber, 1957