Ci sono alcune novità nel mondo dell’intelligenza artificiale, novità che andrebbero raccontate e opportunamente documentate perchè impattano sul nostro futuro, sulla nostra salute e più genericamente sulla nostra vita.
La lotta contro il cancro, tanto per dirne una…
La prima notizia è che l’applicazione dell’intelligenza artificiale allo studio cellulare ha consentito di scoprire una biologia finora sconosciuta all’uomo. La tecnica si chiama MuSic (Multi-Scale Integrated Cell) e consente di vedere l’attività all’ interno di una linea cellulare. L’introduzione dell’intelligenza artificiale ha permesso ai ricercatori dell’University of California San Diego School of Medicine, di scoprire una settantina di componenti contenuti nella cellula e finora sconosciuti. Questi componenti, come è facile immaginare, sono direttamente coinvolti in comportamenti che ancora non sono completamente governati dalla medicina. Vi ricordo che un tumore, ad esempio, è sinteticamente annoverabile ad un malfunzionamento cellulare: un gene che non è stato correttamente tradotto in una particolare proteina. Malattie metaboliche e di altre tipologie, sono direttamente interessate e “toccate” dallo studio in questione. Al momento sono state esaminate circa 660 proteine e un singolo tipo di cellula, ma è chiaro che lo studio verrà ampliato a tutte le cellule umane. Vi segnalo un articolo scritto molto bene, secondo me, di Tom’s Hardware e lo trovate qui.
Sempre in ambito clinico vi consiglio, se non lo aveste ancora fatto, di leggere alcuni articoli sul progetto Dragon che abbiamo trattato più volte su questo blog.
DRAGON: la IA contro il COVID-19
Aggiornamento sul progetto DRAGON
Matematica e congetture
C’è un bellissimo articolo su Wired che riguarda il fatto che un’intelligenza artificiale avrebbe formulato per la prima volta congetture matematiche. La notizia è molto importante, considerando che tali congetture erano sconosciute all’uomo e ciò significa che l’intelligenza artificiale ha ampliato lo spettro conoscitivo dell’uomo. Vi riassumo il concetto prendendo spunto dall’abstract dello stesso Wired.
I risultati da uno studio condotto dai ricercatori di DeepMind e dell’Università di Oxford: grazie all’apprendimento automatico, per la prima volta, sono emerse connessioni matematiche altrimenti invisibili agli esseri umani
Fonte: Wired
L’articolo lo trovate cliccando qui e rientra in quelle notizie che generalmente non vengono del tutto apprezzate. La nostra vita si basa su modelli matematici: dalla fisica, passando alla biologia, finendo su ingegneria ma comprendendo anche la chimica. Le congetture matematiche sono alla base dello sviluppo di ciascuna di queste branche (inclusa la medicina) e quindi diviene fondamentale per lo sviluppo dell’umanità progredire fornendo risultati più affidabili, innovativi, e “profondi”. L’intelligenza artificiale sta segnando quindi una nuova era per lo sviluppo dell’umanità. Vi consiglio l’articolo di Wired per approfondire l’argomento. Curiosità: sapete che cosa sia una congettura? Io sono andato a leggerlo ed è intrigante.
Proposizione dimostrata vera in taluni casi, della quale non si sia riusciti a dimostrare la falsità in nessun caso e che perciò si presume vera in ogni caso. Un esempio classico è quello della c. di Goldbach: «ogni numero pari può essere scritto come somma di due numeri primi»; non si è trovato nessun numero pari per il quale la proposizione sia falsa.
Fonte: Treccani
La scoperta dello spazio
Si chiama Exominer l’algoritmo di intelligenza artificiale incaricato di esaminare i risultati della missione Keplero. Una mole di dati impressionanti che celano evidenze che potrebbero sfuggire all’occhio umano (o meglio alla mente umana). Un algoritmo che si interfaccia con un potente telescopio che fino ad ora ha permesso di confermare l’esistenza di circa 3.000 corpi celesti su un totale di 4.700 individuati. Il portale HD Blog ha dedicato al progetto Exominer un articolo molto interessante che vi segnalo se foste interessati: potete leggerlo cliccando qui.
Scoperte di questo tipo ci aiuteranno a focalizzare meglio la ricerca nello spazio di risorse utili alla vita sul nostro pianeta, oltre a verificare le teorie di geografia astronomica alla base della conoscenza dell’universo e delle regole che lo governano.