La Stanford University ha pubblicato il “Artificial Intelligence Index Report 2021”, un complesso documento di oltre 200 pagine per illustrare l’andamento dell’intelligenza artificiale in termini di investimento, aree di adozione, paesi con maggiore sviluppo, etc…
Il documento ha una notevole importanza nel settore ICT perchè la Stanford University è una di quelle istituzioni accademiche che rappresenta un “faro” nello sviluppo di tematiche all’avanguardia. Il fatto che il report presenti una notevole complessità è indice di qualità e del rinomato spessore di questa università americana.
Essenzialmente il report prende in esame diversi fattori analitici quali, a mero titolo di esempio, tecnologie adottate nella IA, aree di applicazione, investimenti stanziati, etc… Il tutto è corredato di grafici e di spiegazioni che motivano le conclusioni a cui l’Università è giunta. Sicuramente il documento richiede un certo tempo per essere apprezzato a pieno ma ho ritenuto importante estrapolare il grafico riguardanti gli investimenti delle aziende private sull’intelligenza artificiale nell’anno 2020.
Come è possibile notare l’Italia non compare nemmeno nell’ultimo posto. Ciò dovrebbe destare una discreta preoccupazione considerando che il report mostra una fiorente India oltre che, come prevedibile, una battaglia tra Stati Uniti e Cina. Risultato preoccupante soprattutto se ci rifacciamo al grafico sulle pubblicazioni accademiche rilasciate tra il 2015 e il 2019 e dove l’Italia ha conquistato l’ultima posizione, dopo l’India e la Korea del Sud.
Senza anticipare altri risultati ritengo utile pubblicare la documentazione tramite il link sottostante.