Mark Zuckerberg è il fondatore di Facebook e, qualche giorno fa, ha confermato di aver sviluppato Jarvis, un assistente virtuale che gli consente di gestire la casa attraverso comandi vocali molto naturali. Ma Jarvis ha molte caratteristiche che lo rendono “speciale”.
La prima caratteristica particolare è che Jarvis ha origine dall’intelligenza artificiale del film Iron Man. Questa voce accompagna il protagonista nelle scoperte del film, aiutandolo tanto a gestire la casa, quanto a pilotare la tuta di cui il protagonista è dotato. Un altro aspetto interessante è che per la creazione della sua intelligenza artificiale, Zuckerberg ha avuto in prestito la voce direttamente da Morgan Freeman.
In un lungo post pubblicato direttamente dal CEO di Facebook, vengono spiegate le modalità con cui Zuckerberg ha realizzato Jarvis e, soprattutto, come ha pensato di far funzionare l’interazione uomo-macchina, da sempre poco naturale. Per realizzarla nel modo più fluido possibile, Zuckerberg si è dato uno scopo ben preciso: l’intelligenza artificiale avrebbe dovuto intrattenere anche Alex, la figlia del CEO di Facebook.
In queste ore stanno cominciando a girare le prime immagini che spiegano bene come funziona Jarvis, mostrano le luci accendersi e spengersi ma sappiamo, da alcuni screenshot, che Jarvis è in grado di collegarsi al video-citofono, aprire la porta di casa su richiesta vocale di Zuckerberg e riconoscere i volti.
Tutto questo, per gli addetti ai lavori, è poco più di un giocattolo. Il punto è che Jarvis pare possa imparare e qui la musica cambia. Imparare è una parola grossa, un verbo che nasconde una serie d’implicazioni molto complesse. Imparare significa immagazzinare un’informazione che, però, deve essere catalogata ed utilizzata nella giusta maniera. Il linguaggio umano, straordinariamente articolato, permette sfumature di non trascurabile importanza.
A questa pagina trovate il post ufficiale di Zuckerberg che vi invito a leggere anche per capire la direzione che il team di Facebook sta prendendo. Dalla realtà virtuale, fortemente voluta e realizzata, ora si sta puntando alla domotica avanzata, quella cioè basata sull’interazione uomo-macchina ma anche macchina-macchina. Jarvis comunicherà anche utilizzando Messenger di Facebook, la piattaforma di messaggeria instantanea di Facebook. Non resta che attendere video più completi e sperare che Jarvis possa entrare nelle case dei comuni mortali con costi decisamente più abbordabili di tanti prodotti di domotica presenti oggi negli store internazionali.